LORENZOSPEED* interviews ANTONiO MCFLY MORELLi

LORENZOSPEED* interviews ANTONiO MCFLY MORELLi

 

1 ) Qual è stato l’input che Ti ha dato lo spunto per iniziare il Tuo progetto ?

Ciao e grazie per l’intervista ! Lo spunto sicuramente me l’hanno dato le canzoni stesse che avevo scritto e che in qualche modo non ero riuscito ad inserire nel progetto ‘Baryonyx’. Dopo tanti pezzi messi da parte nel computer o sul quaderno mi sono detto : “perché non provi a pubblicarli ?”. In fondo non ho niente da perdere. Una volta iniziato a comporre e pubblicare mi sono reso conto che era la cosa giusta da fare.

 

2 ) Quali sono gli artisti e/o le band musicali di riferimento per la Tua idea di Musica ?

Non ho un artista o degli artisti a cui mi ispiro particolarmente. Mi piace lasciarmi ispirare un pò da tutto quello che ascolto. Sicuramente in questo album un artista che mi ha ispirato molto è Carlos Santana, non tanto per la parte chitarristica ( che comunque adoro ) quanto per la componente orchestrale. Se guardi un suo concerto puoi capire cosa intendo : tantissimi strumenti e percussioni che rendono impossibile per chi ascolta restare fermo; ecco di base volevo partire da questo concetto. La musica parla e come lo fa bene la world music difficilmente lo fanno altri generi. In più ho voluto inserire una parte elettronica per dare un tocco più “metropolitano”, insomma, amalgamare due sound che apparentemente sembrerebbero lontanissimi.

 

3 ) Cos’è per Te la musica ?

La musica credo sia una componente imprescindibile della mia vita. Anche prima di iniziare a suonare ho sempre pensato che la musica fosse la base di ogni cosa. Da quando suono la chitarra lo strumento ha assunto quasi una componente fraterna, è lì pronto a sostenermi in ogni momento. Penso che certe volte aiuti anche ad esprimere senza parole quello che si vorrebbe dire.

 

Future & Music

 

4 ) Quali sono i Tuoi progetti futuri ?

Da un lato vorrei finire gli studi dello strumento per diventare maestro di chitarra; frequento il corso di chitarra elettrica all’Accademia Musicale Lizard e sono al terzo livello di scuola superiore : ho già fatto molta strada ma il percorso verso il diploma è ancora lungo. Dal punto di vista delle mie produzioni sono già al lavoro per il sequel di “Sound My Way” il mio primo album che uscirà a Novembre. Anche sul fronte ‘Baryonyx’ abbiamo un bel pò di cose che bollono in pentola, non posso certo dire di annoiarmi !

 

5 ) Quale messaggio vuoi comunicare o trasmettere attraverso la Musica ?

Essendo musica strumentale non c’è un vero e proprio messaggio. La musica prima di tutto è soggettiva quindi mi aspetto che ogni ascoltatore entri in contatto con il proprio vissuto personale durante l’ascolto. Da parte mia vorrei solo ampliare il concetto di musica strumentale verso qualcosa di più attraente. In qualche modo rimettere la musica al centro prima delle parole.

 

Antonio McFly Morelli

6 ) Descrivi ai lettori la Tua storia artistica e/o approfittane di questo spazio per lanciare un messaggio a cui tieni particolarmente o che senti di dover comunicare riguardo quello che sei e che hai da dire.

Ho iniziato a suonare la chitarra da ragazzo. Avevo sedici anni quando Matteo, il mio compagno di band nei Baryonyx, letteralmente mi trascinò a lezione di chitarra. Ammetto che inizialmente fu davvero dura tanto che ero ad un passo dal mollare ma ben presto le cose cambiarono. Migliorando nello studio dello strumento la chitarra e la musica divennero un elemento fondamentale nella mia vita. Con i Baryonyx possiamo dire di esserci levate tante soddisfazioni sia dal punto di vista discografico che personale. Il nostro punto di riferimento siamo sempre stati noi
stessi e la nostra musica. Non ci è mai piaciuto scendere a compromessi pur di vendere dischi. Ho sempre apprezzato questo modo di vivere la musica, farlo con passione e dedizione senza dover per forza svendersi. Oggi abbiamo un bel pubblico che ci segue e a cui piacciamo per quello che siamo. Vorrei tanto che la musica del futuro si basasse su questi principi. Il mio progetto da solista parte proprio da questo presupposto. Non ho niente da perdere, voglio solo pubblicare le mie canzoni e farle conoscere ad altre persone.

 

 

Curiosità

7 ) Cosa ti piace della Tua professione ?

Prima di tutto mi piacerebbe rispondere che la musica è realmente la mia professione. Purtroppo per vivere tutte le mattine devo recarmi in ufficio per svolgere un lavoro amministrativo in azienda; ciò mi permette di potermi dedicare alla musica che, visto il tempo e la passione che le dedico durante le mie giornate, rimane anch’essa comunque una “professione”. Semplicemente non è ancora la mia fonte di reddito. Quel che mi piace di più del fare musica è la libertà di espressione.
Puoi suonare e scrivere quel che vuoi e come vuoi. Puoi esprimere sentimenti anche senza doverlo dire, puoi trasmettere la tua energia tramite uno strumento. È un qualcosa di magico. Quel che poco prima era nella tua testa adesso è su una traccia registrata pronta per essere ascoltata da tutti. Non è fantastico ?

 

8 ) Quale consiglio daresti a chi vuole iniziare il Tuo percorso artistico ?

Sicuramente direi che occorre avere costanza e determinazione. Non è una strada semplice anzi ultimamente è diventata ancora più complicata. Ci sono moltissimi artisti in giro per l’Italia e per il mondo perciò cercate di essere voi stessi. Siate unici. Non emulate altri artisti, chi vuole ascoltare un cantante o una band cerca l’originale non le copie. Vendere i dischi è importante ma non è l’unica cosa che conta. Prima di tutto conta esprimere la propria forma d’arte.

 

9 ) Qual è stato l’aneddoto o la situazione più curiosa che Ti è capitata durante le Tue performances ?

Una volta nel tardo pomeriggio prima di un concerto che dovevamo fare ci venne comunicato dai gestori del locale che c’era stata un’incomprensione nella strumentazione messa a disposizione da loro. Infatti ci era stato detto che avremmo avuto a disposizione degli amplificatori quando al contrario erano presenti soltanto due casse voce e un mixer digitale. Inizialmente ci venne di getto l’idea di annullare la serata perché eravamo praticamente impossibilitati a suonare ma poi pensammo di re-inventarci MacGyver inserendo tutti gli strumenti e la voce direttamente nelle casse a disposizione esattamente come se fossero stati degli amplificatori. Il risultato fu davvero
grottesco ma almeno portammo a casa la serata. Ricordo che il mio microfono era così distorto che quando cantavo sembravo un robot. Incredibile.

 

Aneddoti

10 ) C’è un locale / club / una serata particolare che Ti è rimasta nel cuore e di cui vorresti parlarcene per condividerne l’emozione / l’atmosfera ?

Ricordo che con i Baryonyx qualche anno fa avemmo il piacere di partecipare ad un evento in acustico in quel di Alessandria. Rimanemmo veramente colpiti dell’atmosfera che c’era quella sera. Tantissima gente disposta ad ascoltarti fino a tarda notte in un locale che era letteralmente all’interno di un appartamento. Ringrazio ancora i ragazzi che organizzarono la serata che fu davvero indimenticabile.

11 ) Qual è, tra i Tuoi colleghi, il Tuo artista preferito ?

Ci sono tanti artisti che mi piacciono, non credo di averne uno solo. Prima ho citato Santana ma sicuramente hanno influenzato molto la mia vita anche i Green Day, gli Oasis, molte band ska-punk ed alcuni artisti rap come Articolo 31 e Caparezza. Da quando frequento la Lizard ho iniziato ad ascoltare molto anche il metal, sono un grande fan dei Megadeth e degli Iron Maiden. Sembra incredibile ma tutti questi generi diversi convivono dentro di me.

12 ) Linka se vuoi un Tuo live / video su Youtube / Soundcloud / Mixcloud + altro che ritieni sia + significativo e che Ti rappresenta maggiormente.

Thundestruck ( Ukulele Cover ) : https://www.youtube.com/watch?v=IBQ-QIX3f7M

Esprime bene il fatto che mi piace sperimentare di tutto con qualsiasi mezzo.

 

13 ) Fatti una domanda a Tuo piacimento e datti una risposta.

Quali sono i Tuoi hobby e passioni oltre a quella per la musica ?

La musica come ho detto prima è tutto per me ma, essendo diventata come un secondo lavoro dal punto di vista dell’impegno profuso, spesso necessito di momenti per staccare la testa e rilassarmi. Mi piace molto occuparmi di informatica e sono anche un piccolo nerd di videogiochi. Quando gioco alla PS4 o al computer non penso veramente a niente e posso rilassarmi del tutto. Mi piace anche molto passeggiare soprattutto sul lungomare, in campagna o comunque all’aria aperta. Infine, ma non in ordine di importanza, stare in compagnia di altre persone magari davanti una birra a fare due chiacchiere.

 

 

Grazie a Tutte/i per l’attenzione ed appuntamento alle prossime interviste curate da
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