Dopo certe giornate, bisognerebbe pensare alla vita volata via di persone innocenti, che nel 2016 ancora perdono la vita per ‘guerre’ inutili e anacronistiche, più che per una partita di calcio, che nella vita reale di tutti i giorni non sortisce alcun effetto negativo, ed anzi, una sconfitta se analizzata in modo costruttivo aiuta a crescere e ad affrontate meglio il futuro.
Riflettiamo, gente, riflettiamo.
Più che mai attuale invece la frase celebre dell’ex primo ministro inglese Winston Churchill ( 1874-1965 ) che più di 50 anni fa aveva già capito tutto : ‘gli italiani sono quel popolo che perde una guerra come se fosse una partita di calcio, e perde una partita di calcio come se fosse una guerra’. Triste, tristissima realtà.
Quindi, oggi più che mai, il mio messaggio di cordoglio va alle famiglie, ai figli e ai parenti tutti dei 9 italiani uccisi a Dacca, in Bangladesh : Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.
Riposate in pace.